E' successo stesso in questo mese! Accaduto senza alcun preavviso, viene messo subito in rete la notizia d'un gioco che presto verrà pubblicato sui nostri PC, console e chi più ne ha più ne metta: Slavery, the game!
Quando si dice un abbronzatura decisamente inusuale.
Come avete capito, il gioco si basa sullo schiavismo. E in questo gioco, tu praticamente gestisci un mercato di schiavi, con navi di trasporto e torture scelte personalmente da te per i tuoi boia. E questo è tutto il gioco. Quel che però è bastato a scatenare un autentico vespaio che ha smosso un incredibile movimento di persone (Quasi mezzo milione di visite in meno d'un mese e più di 5000 "Non mi piace" sul filmato di presentazione di Youtube). Naturalmente una piccola parte era a favore d'un gioco del genere, e la grandissima parte era semplicemente incazzata nera a vedersi concepire un videogioco del genere.
Li scoverò ed impedirò questo SCEMPIO!
Purtroppo per loro questo gioco non è reale. Infatti, non è altro che un pretesto per ottenere tanta di quell'attenzione così da avere il loro pubblico televisivo. Cominciamo col dire che questo trucco era escogitato molto bene e probabilmente sarà solamente footage che utilizzeranno per il loro lavoro. Sì, perché..
Civilization mi fa un baffo!
Cominciamo col dire che infatti questa schermata è fatta sì bene, ma non tanto da essere qualcosa di molto dettagliato. Se ci pensate bene, perfino la base d'un gioco del genere è piuttosto povero. Andiamo, si tratta solo di gestire un mercato di schiavi. Certo, può essere "impegnativo" ma non longevo.
E al livello 48 c'è il fucile a pompa!
..insomma, seppur dettagliato, il gioco s'atteneva su un livello di grafica quasi "documentarizzato" tipico d'un lavoro televisivo. Effetti che possono ingannare in molti, ma alla fin fine, la verità è sorta durante questi giorni. Il gioco è stata dichiarata una bufala e una semplice scusa per poter mettere sopra di questo argomento scottante un documentario televisivo.
Ok, ed è qui che purtroppo si può dire che l'hanno giocata bene. La reazione è ovvia: Molta gente fa la questione morale e quindi odia un argomento che può essere odiato facilmente. C'è chi lo odia davvero, e chi invece è alla ricerca del prossimo argomento al quale puntare il dito. Ma cosa possiamo dire alla fine? Molta gente incuriosità guarderà il primo episodio o i primi 20 minuti, perché sono spinti alla fin fine dal magico trucco che li ha fregati alla grande. Non vogliono ammetterlo, ma probabilmente sarà così. E nel frattempo, c'è lucro..
Ora, mettiamo bene le cose in chiaro: non odio che ci facciano un documentario, ma il modo di formentare la gente a questo modo è piuttosto triste.
Per ironia parlando: la persona sensibile che dice che è sbagliato, e il trucco che lo frega da dietro.
Se dovete pubblicizzare qualcosa risparmiando sulla pubblicità, fatemi un piacere: Mettetelo su Youtube senza fare presa sulla stupidità delle masse. Non è che così diventeranno più scaltri o furbi: diventeranno più dubbiosi di ciò che è vero e falso, e le cose peggioreranno.
Otterrete le vostre visioni, ma alla fin fine, state solo sfruttando una cosa che fa parte della popolazione di Internet: Il drama. Non va sfruttato. Anzi! A meno che non volete farci quattro risate sopra. Per quel modo si può dire che è bello sfruttare il drama, altrimenti...
Prendete quella borsa FAKE e uscite dalla porta.
E questo è tutto. Non mi resta che augurarvi buonanotte e appuntamento a Domernica per Io ed i Videogiochi!
Se volete vedere il filmato che ha causato tutto l'ambaradam: Slavery, the game!
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