venerdì 27 giugno 2014

Io ed i Videogiochi: Alpha Protocol

Parliamo di nuovo di qualche gioco MODERNO? Cosa sta succedendo? Beh insomma: ci sono stati i steam summer sales e tutto quello che può succedere è che vi ritrovate senza denaro senza spiegazione. Uh uh. Sono cose che capitano. Nel frattempo però sei pieno di giochi.
Ed è quello che conta. Grazie Gabe!

D'altro canto questo gioco mi è stato regalato da una grandissima persona che per merito della privacy non nominerò ma diavolo, grazie grandissima persona!
Ed ora, ecco a voi Alpha Protocol!

LA BARBA PERFETTA

Scherzi a parte, questo è un gioco che prende un pizzico di Mass Effect, un pizzico di Covert Action e qualche goccia di gioco giapponese per coppie e lo mescola tutto in una miscela a dir poco esplosiva. No, non sto scherzando con il "gioco giapponese per coppie".
Alpha Protocol è un gioco di spionaggio ed azione. Vestite i panni di Mike Thorton (Thorthon? Thornton?) in arrivo presso un organizzazione segreta che riporta appunto il nome del gioco. La cosa affascinante è che potete avere qualche background, una storia vecchia per il quale state entrando nell'organizzazione (Siete ex-marine super dotati o un civile freelance troppo scatenato per essere ancora a piede libero) e tutte hanno una certa difficoltà a scalare. "Recluta" è quella più difficile per iniziare, ma vi permette di montare il personaggio dalla radice. E vi da la possibilità di parlare con qualche altro modo.

Ed è appunto questo uno dei punti più attivi del gioco: parlare con la gente.

 Parla al mio piede!

Il gioco cerca d'imitare un po' il fulcro di quel che è uno spionaggio fatto a mestiere: crearsi un intreccio di persone affidabili o odiate, e maneggiarli a proprio favore. Per ogni persona che parlate, avete un numero limitato di risposte (Che non potete leggere, si tratta solo di risposte su un dato comportamento Es "Aggressivo" o "Farfallone") e queste risposte possono far girare le scatole o piacere alla persona. Ciò avrà un ritorno: se siete amati ed apprezzati da una persona, probabilmente vi aiuterà in qualche faccenda. Se siete odiati e morte, è probabile che questo vi attaccherà a sorpresa in qualche occasione, ma se vi giocate bene le carte l'immischierete in qualcosa che alla fine vi darà comunque una mano. Ogni volta che parlate con qualcuno avete del tempo limite per rispondergli, che potete sfruttare per ricaricare abilità o salute.

Alpha Protocol è in tutto e per tutto un gioco che predilige l'approccio non aggressivo, tramortendo la gente o evitando del tutto il contatto visivo, ma se vi va di fare gli psicopatici o reagire per necessità non c'è problema. In certi casi però la faccenda avrà qualche tipo di ripercussione, con effetti che possono anche crearvi grossi danni più in là. 

Compreso anche il gelato italiano di troppo (seriamente)

Mettiamola chiara però che Alpha Protocol non da il suo meglio in certe operazioni stealth o in altre d'azione. Ci sono casi nel quale veniamo visti senza una particolare ragione o altri nel quale l'IA di qualche nemico non ci vede AFFATTO. Senza parlare del faccenda nel quale, dopo un po' di livelli, il nostro personaggio diventa una bestia. Certo, non tale da rischiare ogni cosa. Ma il gioco ci premia un po' per tutto, anche quando becchiamo un casino di danni, con qualche aumento di statistica e così via. La storia è molto interessante e potete (anche se limitatamente) decorarla con le vostre scelte. Classi personalizzabili, armi personalizzabili, tutto personalizzabile...a parte Mike che rimane un po' lo stesso. Certo, non potevo fare un ciccione come in Saint's Row (chi assume una spia cicciona?)

Posso dire che questo non è un gioco molto amichevole con i vecchi PC come il mio, constatando che attualmente realizza i livelli al volo e quindi il tutto può sfociare ad un sacco di scatti e bestemmie.

Quindi niente simil-morgan freeman fluido per me.

In definitiva.
Alpha Protocol è un gioco disprezzato, ma secondo me non merita tanto odio. Certamente il suo valore è piazzato troppo in alto (65 euro? No!) ma se comprato sulle 20 euro, risulta essere una buona scelta ed un buon gioco. La storia merita, il suo sistemino sociale è interessante, ed insomma è giocabile. Per me è certamente carino.

Ah, ed il mio incontro con Scarlet sull'aereo è stato un disastro. Ma sono pur sempre Sense.

Alla prossima!

lunedì 23 giugno 2014

Io ed i Videogiochi: Far Cry 3 - Blood Dragon

Veniamo al dunque.
Alcuni si sono chiesti perché ho detto qualcosa su Far Cry 3 e non sulla sua DLC stand-alone Blood Dragon.
Volete sapere perché?

Perché quel giochino è così fantastico che si merita d'essere menzionato in un post a parte. Ecco perché.

Fantastico. Fantastico. Fantastico. E posso continuare a dirlo!

Mentre in Far cry 3 vi ritrovate nei panni d'un viziatello buttato in un isola incendiata dalla follia di diversi gruppi, Blood Dragon v'immerge in un mondo che fa molto anni 80. E sarà anche per questo che è piaciuto a molti della vecchia generazione (ma anche della nuova, in fondo) perché in questo gioco vengono messi e sparati simbolismi, detti e abitudini di tanti anni fa. VHS, il classico messaggio di "I vincitori non usano droghe" e i filmatini fatti in puro stile 16-Bit, come fosse un Super Nintendo over-dosato. 

Oh, e Rex "Power" Colt dice spesso e volentieri frasette da spaccaculi americano.

E le musiche! Le musiche! Nnngh! Sono così tecno alcune ed altre sono tanto appunto anni 80, e mi pare che c'è anche una musica piena sparata da Rocky, anche se non ricordo bene qual'è.

Sì, molti hanno detto che questo poteva essere il Duke Nukem Forever ideale, visto che lo stesso Duca non è altro che un ammontare di 'murica, simbolini da film e frasi già dette in giro durante gli eroi anni 70-80.

Oh, ed anche i simil-dragondinosauri sono al Neon qui.

Il gioco ha un atmosfera caratteristica, la storia un vero classico: Eroe VS Mentore andato a farsi maledire. Qualche meccanica di Far Cry 3 qui non ha molto senso, dato che siete già super-pompati e quello di cui dovete preoccuparvi è giocare bene. Per me il gioco è diventato divertente parecchio in fretta, ed il finale (con tanto di arma che ricorda un vecchio film che inizia con la K..) è mitico quanto basta. Proprio per questo però mi viene da dire che Blood Dragon è uno di quei giochi che per quanto si meriti un seguito, forse è meglio che resti così. E' un simbolo d'un era passata, e tentare di farne un tirata in più rischia di rovinare tutto. 

Per me, questo è un must-have per chi adora gli sparatutto. E anche per chi ha giocato a Far Cry. Un problema? E' troppo corto. Troppo. Corto. 

E i nemici hanno caschi da motociclisti! Dai! Daaaai!
Manco fosse i predatori dell'anno omega!

Insomma, fine della storia: E' troppo bello, vorrei davvero che uno stile così se lo beccava Duke Nukem Forever invece della semi-ciofeca ( o piena ciofeca ) che abbiamo ricevuto. Nulla poteva togliere che per parecchi è una miscela vincente, anche se non per tutti.
Ed è probabilmente per questo che abbiamo ottenuto quel gioco.

In tutto rispetto, Blood Dragon per me merita un casino. E spero che meriti anche di più in futuro.

Questo è tutto! Alla prossima!

giovedì 19 giugno 2014

Quel che ho avuto: Tamagotchi

Siamo alla fine degli anni 90. Cosa vi ricordate di quel periodo? Qualche cartone su Italia 1? Qualche console o mania particolare del tempo? Dei tipici hit estivi che ascoltavate avidamente alla radio per registrarlo su musicassetta? Insomma, le possibilità sono infinite.

Io dalla mia mi ricordo i Tamagotchi.

Be-bep Be-bep Be-bep Be-bep!
Trad: Ho fame e sono le due di notte, SVEGLIATI

Quando nacque la mania dell'animaletto tascabile non ci misi nulla a chiederlo ai miei. Ora, ricordate la storia del Watara? Tenetela a mente per più tardi. 
Un giorno mi vedo presentare il Tamagotchi tutto per me. Non quello originale, ma una copia cinesata che però era attualmente decente, nel quale bisognava crescere un piccolo dinosauro. Awww! Come ogni altro Tamagotchi dove l'evoluzione è una chiave e ciò che avevate all'inizio può essere totalmente diverso, questo qui forse...e dico FORSE! Aveva almeno una logica. Naturalmente l'animaletto poteva crepare, ma una volta cresciuto all'età adulta era più o meno come farlo crepare: si blocca il tama, si resetta, e ciao ecco il tuo nuovo cucciolo.

Ora, non so come si chiamava il mio clone, ma volete sapere che cosa ho ottenuto dopo che m'è crepato tante di quelle volte, rischiandolo di portare a scuola (facevo le elementari) e m'è anche saltato via un tasto?

Un pipistrello.
Vorrei ricordare che il tutto è partito da un dinosauro.

Quindi, uh...pterodattilo?

Nelle immagini che ricordo sulla scatola c'era anche la possibilità di farlo diventare un umano, o uno scimmione. Guardate: questa è l'evoluzione dalla preistoria ed oggi secondo un fottuto Tamagotchi. Vorrei inoltre dire che il pipistrello che ottenni quella mattina aveva la faccia più ^w^ che avevo mai visto in vita mia.Era letteralmente così.
Poi FINALMENTE comprai il Tama originale. Avevo la scelta di quello originale o quello di Topolino. Ma siccome sono attaccato alle tradizioni (o quasi) sono andato per il vecchio originale. Il mio vecchio come ben ricordate s'era rotto, e avevo quasi strappato mio padre dalla strada per entrare nel negozio di giocattoli. 
Ero insopportabile. Ma desideroso di provare altre forme di vita.

Purtroppo nel frattempo nelle scuole avevano categoricamente messo il divieto dei Tamagotchi, così quella povera bestiola dovevo tenerla a casa, chiusa nel suo luogo virtuale, senza alcun modo di poter vivere bene. E' cresciuto, cresciuto molto male, ed un giorno accadde.
Un giorno morì.
Il punto è che il tamagotchi originale, o almeno nel mio caso, aveva una morte davvero ORRENDA. Cominciavi a sentire un cardiogramma rallentare sempre di più, con nessuna possibilità di fare nulla. Alla fine, il tuo animaletto restava lì. Con gli occhi chiusi. Con un beeeep lungo, piatto, infinito.


Trauma.
Il mio animale non stava dormendo. Non è andato via. Non mi ha abbandonato.
E' morto. Davanti i miei occhi. Piano, lentamente, senza possibilità di scampo. Non c'è una bacchetta magica o qualche pozione della salute: la morte è arrivata bussando alla porta, ed era stata tutta colpa mia. E al tempo diciamo anche colpa della scuola, perché fanculo le scuole.

Ci rimasi attualmente così male che decisi di regalare il Tamagotchi a mio cugino. Lo trattò malissimo, e poi finì abbandonato o rotto da qualche parte per casa sua perché da quel che ho capito l'ha fatto sparire. Per me, quel tama era morto e così è restato.

La mania dei Tama non è terminata tanto presto e, un giorno, e per l'arrivo alle medie mi spetta l'acquisto d'uno zaino nuovo. Decido per un bel zaino della Seven, tutto di gomma e con un floppy che ha qualche strambo diario con un avventura allegata. Floppy che poi risultò assente perché viviamo in un mondo dove le cose belle vengono rubate...MA! In omaggio all'acquisto potevo scegliere un Tamagotchi! Non erano originali, ma lasciatemi finire. Potevo scegliere una scimmia o un panda, ed io ho scelto la scimmia. E poi il Tama era verde e mi ricordava il mio vecchio crepato di verde scuro.

Un nuovo amore ha inizio. Ho adorato quel tama e ce l'ho ancora. (Anche se manca lo sportellino posteriore)

Non ne ho mai visto uno UGUALE fino ad oggi, anche cercando per caso. Ma quel tama aveva incontri a caso con altre scimmie, attività che si potevano fare solo da una certa età in poi ed un sacco di cibi che si potevano mangiare, di cui alcuni si possono solo usare da una certa età in poi. Insomma, tutto parte da una certa età in poi. Ci siamo capiti? Era molto più avanzato dei tama che avevo da prima, e da lì ho iniziato a farne collezione. Ma non ne ho mai avuti parecchi attualmente (Ne ho tutt'ora cinque...sono POCHI.) e sono tutti molto scadenti.

Questo qui però?

YaYY happy

Non l'ho mai portato all'età adulta però. Sempre per colpa della scuola. Dopo un bel po' la mania ebbe fine ed ero l'unico che avevo un tama, anche se ci fu un periodo che tutti i miei compagni andavano in giro a mostrare il loro personale. "Il mio balla! Il mio canta! Il mio caga panettoni invece che piramidi!" e così via. Ma il mio era speciale, perché era il mio Tama. Con la mia scimmietta. Sarà morta, sarà risorta, ma è stata fedele compagna.

Un altro tamagotchi l'ho portato invece all'età adulta. Era uno di quelli multi-animale che facevano schifo e si bloccavano a caso, ma questo aveva un gatto che era diventato....un gatto con le zampe a molla? Uuuh...questo tama sapeva dei meme prima ancora della loro esistenza? Ciao LOLcat!

Oh, comunque è anche mia intenzione fare scorta di Tama un giorno. Vedrete. Tutti a suonare, a chiamarmi che hanno fame o sonno. Yeeeaah. Papà Senseless è pronto a scattare.

E per oggi è tutto! Alla prossima!

lunedì 16 giugno 2014

Io ed i Videogiochi: Duke Nukem II

E così come sto parlando di questo titolo, anche questo è disponibile nel bel luogo conosciuto come il mio canale su Youtube! (Fateci l'abitudine, lo dirò sempre!)

Come forse già sapete, ho già parlato di Duke Nukem nel mio Blog. Ma è stato principalmente il 3D, una vera icona per molti videogiocatori intorno al mondo. E lo è stato anche per me: Duke Nukem sarà sempre per me la figura degli FPS d'un era passata, insieme ai grandiosi personaggi come il Marine di Doom o il protagonista del primo Quake.
Ma prima di diventare questa miscela di calcinculo e gomme da masticare, cosa era il Duca?

Un calcinculatore che gli alieni nemmeno potevano immaginarsi. Le gomme da masticare possono aspettare.


BOOM! PEW PEW! I'M BACK! KA BOOM!

Così come il primo titolo, Duke Nukem II era un sidescroller con spesso l'unico obiettivo di ammazzare tutti, raggiungere la fine del livello e tornare a casa. La storia è fondamentalmente semplice: Duke viene rapito per far sì che gli alieni possano indisturbati invadere il pianeta Terra e resta solamente nelle sue mani la missione di scappare vivo e combattere i ridicoli Rigelatins, una forma aliena che come avrete già capito sono...delle gelatine senzienti. 


Ne volete un assaggio?

L'unica arma che avrete nel gioco è un fucile rubato agli alieni, che però ha la possibilità di sparare in diversi modi se prendete le munizioni adatte. Ricorda qualcuno? Electroman, sto guardando te.
Comunque potete sparare una piccola pillolina d'energia (munizioni base, infinite), dei razzi molto potenti, dei laser che oltrepassano tutto e delle folate da lanciafiamme che vi aiutano anche a volare in giro per il livello come degli angeli della morte. Peccato che sia raro e finisce in fretta!

Oltre ciò, i nemici sono numerosi e tutti con il loro pragmatico comportamento. Alcuni preferiscono andare a destra e sinistra, altri inseguirvi ed altri ancora spararvi non appena vi vedono. E questo purtroppo è un gran problema. 
Vedete, il punto è che Duke Nukem II non è invecchiato proprio bene-bene a mio parere. C'è sicuramente gente che riesce a giocarci senza farsi colpire una sola volta in modalità Hard, ma riesco a vedere come lo schermo è troppo stretto e "scattoso" per i termini del videogaming. Insomma, prendete per esempio anche il primo titolo: avete un decente ammontare di spazio per reagire ed i nemici sono più piccini (a parte un paio). Al tempo era OK che quando il gioco scrollava questo non era fluido, ma andava per spacchi.

Ma la cosa non tiene per Duke Nukem II. Quasi TUTTI i nemici sono più grandi ed i livelli più complessi, il che richiede DAVVERO una spaziatura più grande. E lo Scrolling è rimasto ai suoi "spacchini" anche se più veloce. Starete ogni due secondi sul filo del rasoio. Insomma, per dirvela bene il problema principale sta nell'INQUADRATURA, dato che non è sempre attaccato come si deve a Duke e i nemici reagiscono immediatamente non appena vengono inquadrati, rendendo il tempo di reazione da parte vostra assurdamente minimo.

E come stare in questa piccola scatolina, dietro le sbarre.

E' decisamente uno di quei giochi che ci tiravo un casino per il fattore Nostalgia, ma poi ho notato queste piccole pecche. Del resto il gioco tende ad essere divertente una volta presa la mano sulle meccaniche, mettendo a punto un buon istinto di sopravvivenza e sparando i nemici che possono essere danneggiati dall'arma base (sì, alcuni NON possono venire distrutti dall'arma base) o anche tenendo conto che in moltissime scatole sono presenti bombe. Un piccolo occhiolino al primo titolo dove era presente della dinamite, ma credo che in questo gioco hanno un bel po' esagerato.
Ma comunque le musiche di questo gioco sono fenomenali. Sempre amate, sempre piaciute ieri ed oggi. La prima è indimenticabile, le altre pure sono niente male. 

Ancora devo capire perché nelle edizioni d'oggi c'hanno messo gli occhiali però.

Insomma, DN 2 è un buon titolo. Non raggiunge l'epicità certo, ha i suoi problemi. Ma è sempre bene ricordarlo come un passo prima dell'olimpo dei FPS. 

Mi sorprende ancora vedere come ci sono stati millemila titoli con Duke Nukem protagonista, ma poi hanno tagliato il tutto e hanno poi venduto le proprietà ad altri (Vedere Vivisector, vedere Alien Rampage) ma sono uno dei tanti misteri del Gaming. 

Per il momento, lasciamolo un dolce mistero. Alla prossima!

martedì 10 giugno 2014

Io ed i Videogiochi: Electroman

Possibile che io ritorni una volta ogni tanto? Sì, è attualmente possibile. Comunque, anche questo gioco di cui vi parlerò è sul mio canale, fresco d'uscita. Messo in conto che basta parlare dell'episodio Shareware per rappresentare anche quello completo considerato come l'edizione completa non ha poi così tante differenze.

Ma di che gioco sto parlando? Di EEHEGHG LLEEETTRO
Cioè no, Electroman.

Ho detto Electroman, non Robocop versione Mr.Muscolo.

Anche se non è ovvia la storia visto che non è presentata immediatamente, si tratta semplicemente d'un tipo che diventa un cyborg per vendicare l'omicidio di sua moglie. Fine. 
Per vendicarsi, Electroman deve viaggiare in diversi livelli saltando e sparando (quando può...) i diversi nemici ed ostacoli. E fin qui, abbiamo il classico platformer. Ma non è tutto, no: purtroppo non è tutto.
Electroman è su quel tipo di difficoltà che forse rasenta i livelli dei vecchi giochi per Nintendo e chissà..magari volevano proprio dargli quell'aspetto.
All'inizio siete senza munizioni, perciò siete completamente indifesi. Questo è per incoraggiare all'inizio un esplorazione iniziale in parti dove potete passare senza sparare avversari di vario genere, un po' come inizia Prince of Persia (E' quasi impossibile finire il primo livello senza la spada, giusto per darvi un esempio) perciò quel che dobbiamo fare inizialmente è andare in cerca di munizioni. Nel gioco completo otteniamo le munizioni da subito se ben ricordo, è presente a poca distanza...ma nell'episodio shareware la ricerca è più tosta.
Tosta quanto la cover che non rappresenta PER NULLA il personaggio del gioco.

Le vostre vite sono infinite, ma ogni volta che crepate tornate ad un Checkpoint. Ci sono più Checkpoint in giro per il gioco, ma ogni volta che ne attraversate uno tutte le vostre munizioni vengono azzerate. E questo credetemi in alcune situazioni può essere parecchio grave (avere un checkpoint in un punto con dei nemici in zona non è mai una cosa allegra..) anche se per fortuna potete anche salvare, ma non vi viene mai detto in modo chiaro a meno che non consultate un file completamente separato.
Sì, questo è uno di quei giochi senza menù, che partono direttamente e ti gettano nel gioco senza alcuna storia o dettagli o nemmeno come si salva. Fate caso che uno dei tasti vicino ad F2 (il tasto appunto per salvare) serve per CHIUDERE LA PARTITA. Immaginate se nel tentativo di salvare lo toccate: fottuti. Non vi viene nemmeno chiesto "Vuoi chiudere? Sì - No " BOOOM la tua partita è stata azzerata. Ciaoooo!

E prossimamente sui vostri schermi "Electroman ruba il natale"

Per essere un Cyborg inoltre Electroman è FATTO DI VETRO. Non può farsi colpire una singola volta che CREPA. Ed i livelli sono pieni di trappole, di cui solo alcune sono attualmente distruttibili. E si possono distruggere solamente con un arma di potenza abbastanza alta. 
Oh, e parliamo dell'arma. Più munizioni avete e più potente diventa la vostra arma, anche se sinteticamente tutti i nemici (Ovvero l'unico nemico: una specie di gallina senza testa robotica) possono essere abbattuti in un sol colpo da quella più debole. Il primo livello è un laser che viaggia per appena due metri, mentre il secondo lo potenzia per una gittata più lunga. Il terzo trasforma in laser in tre palle di fuoco ( ? ! ) che possono distruggere gli oggetti, mentre il quarto riporta il laser che può oltrepassare tutto senza fermarsi ( Da palle di fuoco a di nuovo laser .. ? ) all'ultimo livello abbiamo un onda che non può oltrepassare niente, fermandosi al primo ostacolo (che diavolo...) ma può appunto colpire in un raggio più ampio.

L'arma finale di questo gioco fa schifo.
Ed ogni volta che prendete delle batterie per caricare le munizioni si sente un sacco di gente che urla EHEHEPEEPPO o ELEELMEEMTTO insomma non si capisce un cavolo d'accidente.
Il gioco non ha musica se non quando parte.
E i checkpoint dicono formule magiche al contrario in una lingua strana.

E il titolo iniziale di Electroman sembrava un porno.
Non che Electroman ha cambiato molte cose.

Ad obiettivo finale di tutto questo dobbiamo trovare in giro per il livello tre carte magnetiche e andare per il teletrasporto che di porterà via da tutto quest'incubo. Tre carte, che possono essere ovunque e senza alcun tipo di segnale. Tre carte. Tre. Poi dovete trovare una pedana di teletrasporto che non la potete notare se non quando avete tutte e TRE LE CARTE. 

Oh, e prima che me ne dimentichi: il gioco è disseminato di teletrasporti, di cui alcuni sono delle trappole che vi ficcano contro un nemico a pochi passi da voi e non potete reagire perché state ancora apparendo. Ed alcune buche del gioco v'intrappolano anche, con un oggettino fatto apposta per il suicidio a poca distanza.

Tagliamo perciò la testa al toro: questo gioco è buono? cattivo? pessimo? 
Non è certo nettare degli dei.


Electroman è un gioco molto impegnativo, frustrante, che ti afferra per un braccio e ti tira un cazzotto sul naso per salutarti. Questo è il suo mondo, ed è costituito da sudore sulla fronte e tortura psicologica. E tu dovrai piegarti al volere di questo mondo.

In poche parole, è ok. Rispetto le scelte di difficoltà che gli sviluppatori hanno intrapreso, ma ciò non mi fermerà dal dire che è un gioco ingiusto. Non è buono, non è cattivo. Sta nel mezzo. 

E poi io ho fatto un ora di gioco senza sapere che si poteva salvare, quindi ecco qua.

Porgo la faccia per gli schiaffi, poi mi fate sapere.

Alla prossima!