domenica 1 luglio 2012

Io ed i Videogiochi: Blake Stone

Post estremamente veloce della domenicaaaa....VIA! Ho appena finito di montare un Senseless Mind ed è molto tardi, perciò sarò molto breve cari lettori di Osservatore per Sempre. Prima di tutto, parliamo di nuovo d'un altro gioco di molto tempo fa. Questa volta torniamo ai tempi in cui avevo il mio 486 ed un cd pieno di giochi Shareware. Insieme a tutti quelli c'era un piccolo derivante del motore che aveva messo in mano Wolfenstein. Qualcosa che nella sua semplicità, c'era comunque qualcosa d'interessante. Quel gioco si chiamava Blake Stone: Aliens of gold (Il primo episodio si chiamava così) era il tipico gioco fantascientifico/pew pew ammazza ammazza con un eroe tutto nuovo.

E mezz'armatura presa dagli Stormtropper.

Il gioco presentava lo stesso motore di Wolfenstein, ma con alcuni tratti che lo stesso Wolf doveva avere. Come alcuni voi esperti saprete, Wolfenstein doveva ereditare le caretteristiche del primissimo Castle Wolfenstein by Muse che era un gioco in cui bisognava far funzionare più lo Stealth ed il ragionamento che altro. Ebbene, la ID aveva pensato di portare tutto questo anche nel FPS, tant'è che in alcuni screenshots dell'Alpha ed alcune interviste è stato confermato che si poteva aprire porte lentamente, rubare uniformi ed altro ancora. In Blake Stone non tutto questo è attualmente disponibile, ma una certa parte d'idee è finito lì. Tanto per iniziare, la storia è una delle più semplici: un magnate vuole conquistare l'universo, è pazzo, ha un sacco di proprietà a disposizione per farlo. Tu sei l'unico per fermarlo. In questo gioco ci sono cattivoni ed attualmente alleati, come gli scienziati. No, non faranno i Gordon Freeman, ma piuttosto vi daranno crediti o munizioni. 

In altri casi, vorrete solamente sforacchiarli a morte.

Sì perché alcuni scienziati sono attualmente offensivi e quando parlerete con loro diranno qualcosa come "E te che caxxo ci fai qui?" per poi puntarvi una pistola sotto il naso. Altro fattore è certamente la pistola silenziata (Anche se, in fondo, in Wolfenstein si poteva uccidere silenziosamente con il coltello) che vi permette di non allertare le altre truppe. Il gioco ha anche attualmente alcuni piccoli puzzle, alcune volte sono naturalmente per punti, munizioni o armi, altre volte sono anche per farvi passare avanti. Qui inoltre ci sono veri, veri e propri boss bastardi e miniboss che renderanno la vostra vita un inferno anche in difficoltà facile. Ma questo ovviamente negli episodi successivi. Questo gioco ha anche avuto una progressione per quel che riguarda gli altri episodi, con grafica differente e più rinnovata, compresa la presenza d'una minimappa. 

E nemici dalle fantasie più variate. 
C'è anche quello che ha mangiato troppo peperoncino.

Si può quindi dire che è stato un bell'esperimento di programmazione usato anche per guadagnare qualcosa di più, marchiato Apogee per essere precisi, con anche armi capaci di distruggere porte ed altro ancora. Questo campo è stato decisamente d'utilità per sperimentare vari codici, ma alla fin fine Blake è scomparso dalla faccia del mondo videoludico come personaggio. Sì che in fondo aveva lo stesso spessore di B.J, il protagonista di Wolfenstein, però almeno lui ha visto diversi seguiti (Chi belli, chi brutti). Chissà se un giorno non toccherà rinascere anche a lui.

Nel frattempo, io vi saluto che sto cascando dal sonno. A mercoledì, con il nuovo argomento! BYE BYE!

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