domenica 3 giugno 2012

Io ed i Videogiochi: Alone in the dark 3

La sezione Guadagna&Aiuta ha finalmente del contenuto. Se volete sapere in quanti modi potete aiutarmi, anche ingaggiandomi, andate pure a controllare quella sezione. Si trova fra i tanti generi nella Home, ma del resto pubblicizzerò per un certo tempo il suo contenuto.
E ovviamente non manco di dirvi che un altro episodio del Senseless Mind ed U.G.O. sono pronti e presto saranno caricati. Non mancate!

Tutto qui?
Sì, andate pure a letto.
Che cosa state aspettando?! Una sorpresa? Già vi ringrazio per avermi letto e tutto ciò sicuramente basta. No?

Essì, naturalmente.

Ma io vi voglio troppo bene per negarvi questo piacere. Sì, perché oggi terminiamo la tripletta di Alone in the dark, parlando adesso del terzo. La storia di come me lo sono procurato già la sapete: quel gioco alla fin fine divenne il titolo più giocato fra i tre titoli. Come mai? Andiamo per gradi.
Per prima cosa, sì. Stesso motore grafico con piccoli aggiustamenti e per questo motivo, stessi problemi del secondo titolo: Basta sparare per paralizzarvi sul posto e rimanere impalati. Fortunatamente stavolta non avete a che fare con non-morti armati di Thompson...ma non-morti armati di pistole. 
Cowboy non morti per la precisione. 
Per quanto la cosa può suonare legittima (non) questi tizi hanno ammazzato una troupe hollywoodiana e preso in ostaggio Emily Hartwood, la protagonista di Alone in the dark 1. "Era ora che ritornasse" andate dicendo con tono risoluto "Finalmente potrà rendersi utile insieme a Carnby!"
Emily in realtà non fa mai nulla se non pigiare una leva alla fine del gioco e basta.
Ah, e quando arrivate vi fanno saltare allegramente in aria, sputtanandovi la capigliatura e tutto il vostro orgoglio.

Tch. Tante grazie, brutto. 

Tutti quelli che troverete saranno Brutti e cattivi, a proposito. Ed un sacco di citazioni da film western. E non più una sola casa nel quale scarrozzare in giro pensando di far fuori un esercito, no no...stavolta avete un INTERO PAESE da esplorare. Per questo motivo è stata messa una mappa che si può richiamare con TAB, ma ha un'utilità più o meno d'uno zerbino in una piscina. Del resto il gioco è parecchio lineare e gli enigmi il 50% delle volte facili da capire per via dei numerosi accenni in giro ed il restante 50% decisamente troppo difficili da capire perché non hanno alcun senso. Alone in the Dark 3 si discosta definitivamente del tutto dall'atmosfera del primo titolo, con idee stravaganti e scontri spesso difficili e con ben pochi vantaggi.

Sforacchiato a morte in 3...2..1...

Del resto ha alcuni tratti che sono originali, come morire e RESUSCITARE. Sì, non vi dico come, ma succede. Succede anche che prendete possesso d'un felino e andate pigliare un aquila d'oro. Quante cose devo dirvi? Che potete arrivare alla fine del gioco dall'inizio?
...sì.
Non vi sto prendendo in giro: sapendo della difficoltà del gioco, i programmatori che hanno messo mano a questo titolo hanno messo una serie di salvataggi in punti chiave proprio per il fatto che Alone in the dark 3 presenta alcuni punti troppo difficili. Potete saltare tutto il gioco di carpiato se volete...i programmatori stessi hanno lasciato dei salvataggi proprio per voi.

E non è mai stata spiegata l'esistenza di QUELLA ROBA.

Non è piaciuto poi a così tante persone, ma a me sì. Proprio per queste cose tirate così a casaccio, per aver tirato l'atmosfera da casa stregata in un ambiente Western di non-morti. L'idea è abbastanza originale, ma davvero mal lanciata. Oh, un giorno sempre un U.G.O. dovrò farci...e sentirete i miei lamenti!

Nel frattempo, beccatevi qualche disegno che adesso vi saluto:




Buonanotte!

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