domenica 8 gennaio 2012

Io ed i Videogiochi: Ecstatica

Ciao a tutti! Come avete passato questa domenica? Ottimamente? Da schifo? Decentemente? In qualunque modo l'avete trascorsa, state tranquilli, c'è sempre qualcuno che la trascorre peggio e potete quindi rallegrarvene.
E sentirvi dei cinici bastardi e di conseguenza uno schifo per i sensi di colpa. Ma questi sono gli inconvenienti che vengono sempre col pensare a destini migliori o peggiori. Insomma, tutti abbiamo da fantasticizzare su qualcosa. Io ad esempio non fantasticizzo su un bel niente perché devo ritornare indietro nel tempo.

E tornerò indietro in tempo per la cena! Fantastico no?

No, intendo per vie mentali. Devo infatti parlare d'un videogioco con il quale ho giocato molto tempo fa, preso da una collezione. La stessa collezione che aveva Day of Tentacle al suo interno. E con quello, Ecstatica. 
Ecstatica era un gioco decisamente nel suo genere e allo stesso tempo fuori dal suo genere. Si trattava d'un gioco come Alone in the dark, ovvero azione/horror con telecamera fissa. Ma questo non faceva uso di poligoni..ma di Ellissoidi. Inoltre il mondo era completamente aperto e gli obiettivi potevano essere completati come più ci sembrava più adatto. Ecco un buon esempio per farvi inquadrare meglio grafica e presentazione:

"Beh, qui L'Oktoberfest non sembra decollare"

Fate caso che è uscito due anni dopo Alone in the dark. La sua grafica era assolutamente strabiliante per me, assolutamente fluida. L'atmosfera però era completamente diversa da quel che mi aspettavo. Sì, era un avventura mista ad horror ed azione, ma allo stesso tempo era decisamente scanzonata. Il vostro personaggio principale infatti può avviare delle azioni semplicemente avvicinandosi a vari oggetti o luoghi, spesso in modo comico o ironico. Se ad esempio all'inizio del gioco vi avvicinavate ad un cespuglio, questo decideva di...lasciare il suo marchio, nonostante il pericolo del posto.
Oh, ma non vi ho detto la storia, che è una delle più semplici: siete un viandante che si ferma in un villaggio in cerca di cibo e rifugio, ma si ritrova intrappolato in quello che è un luogo chiuso da una maledizione. Il vostro scopo: liberare il villaggio della maledizione e tornare a casa con la sacerdotessa che vi amerà dal primo momento in cui la libererete. Un ottimo premio no?

"E via a farmi rapire di nuovo!"

Ma non è facile come sembra. Prima di tutto all'inizio siete senza armi, e nel pieno dell'atmosfera del gioco il vostro personaggio si comporterà come...un perfetto tizio tranquillo. Proprio così: scordatevi di fare come in uno di quei sparatutto che anche se sapete che sta per accadere qualcosa di molto brutto ma il vostro personaggio è assolutamente tranquillo, e quindi correte come folli nonostante tutto. Sto guardando a te Half Life 1. 
Infatti inizierà a correre e tirare pugni ed altro ancora una volta che avrà capito che il villaggio ha decisamente qualcosa che non va. Vi ritroverete presto fra draghi inferociti, tavoli indiavolati e il lupo cattivo.

"Salve, sei cappuccetto rosso?"

O almeno così lo chiamavo io. E vi posso tranquillamente dire che questo nome non era da prendere alla leggera. Il lupo era infatti un personaggio che in un modo o nell'altro v'inseguiva ovunque, facendovi spesso sorprese del tutto inaspettate, come ad esempio aspettarvi all'uscio d'una casa o a trovare il momento buono per mettervi all'angolo. E farvi incazzare come bestie ogni singola volta. Il lupo aveva una quantità di salute assurda, rendendolo uno dei mostri più potenti del gioco. Appresso a lui ci sono anche i due minotauri che non aspettano altro che fare di voi una bella frittata. Oh, e vi ho già detto che il gioco ha delle porte che se non avete con voi i giusti oggetti vi ammazzeranno all'istante? 

OhcazzononhosalvatoOHCAZZONONHOSALVATO!

Fortunatamente non sono molte. Ma ad ogni modo Ecstatica era un gioco impegnativo, che all'inizio rendeva la vostra esperienza tensiva. La vostra salute si ricaricava nel tempo (Come i giochi d'oggi?! Sul serio?! Non è mica HALO!) e non avevate una barra che ve ne diceva la quantità. Bastava osservare il personaggio: se si teneva il braccio era a metà, se camminava basso e zoppicante quasi a zero. Un po' alla Resident Evil, anche se lì almeno si poteva guardare lo stato di salute attuale. Una delle innovazioni del gioco era l'utilizzo della tastiera numerica. Ogni numero veniva utilizzato per ogni singola funzione, dal 7 al 3, dall'invio allo zero. Niente veniva lasciato da parte. Era utilizzato per camminare ed utilizzare separatamente le due mani del protagonista: afferrare ed attaccare. Nella vostra mano destra un pugnale, nell'altra una radice. A voi la scelta. Oh, e vi ho già detto che la versione CD aveva un doppiaggio esilarante? 

Esilarante quanto un prete che cerca d'esorcizzarvi in maniera buffa?

Il fatto interessante è che il doppiaggio veniva usato in tempo reale, senza bisogno d'intermezzi o di caricamenti particolari. Questo rendeva Ecstatica un gioco pesantino, ma davvero immersivo. Del resto il doppiaggio inglese che non capivo per niente era assolutamente, e vi ripeto, assolutamente esilarante. Guardate per credere. (Al minuto 1:40 c'è una parte piuttosto comica). 
Per alcuni motivi comunque Ecstatica fu piuttosto criticato, ma in modo discreto, senza molte violenze da parte della stampa e simili. Questo perché il gioco trattava argomenti anche piuttosto religiosi, e nel gioco dovevate rubare l'osso d'un santo da un convento cristiano per farne un LANCIAFIAMME! 
Un lanciafiamme santo naturalmente. E cosa può dar calci in culo meglio d'un lanciafiamme da un osso. Senza di quello non si può infatti battere il boss finale. E quasi dimenticavo di dirlo: potevate essere maschi o femmine nel gioco, ma il risultato non cambiava: la sacerdotessa era sempre una lei e questa amerà sempre il protagonista, anche se femmina. YaY Lesbo!

"Ehi gente, sono un cavaliere! Ho una sacerdotessa da salvare!"
"Sta zitto, è già stata salvata dall'altra tizia."

E proprio per il motivo delle numerose azioni e l'apertura d'un mondo vasto da visitare, armi da procurare e anche armature da indossare (di cui una assolutamente bastarda che vi calamitava al terreno) impiegai attualmente qualche settimana. O due. Prima di decidermi da bravo bambino di completare Ecstatica. Nonostante non sapevo bene l'inglese mi misi di buzzo buono e completai il gioco. Uno dei pochi che completai interamente senza barare da bambino, con tanta tensione e paura per il combattimento finale. Attualmente c'erano due finali, ma io beccai quello buono..perché non sapevo cosa mi stava dicendo il boss finale da combattere. Assurdo, ma vero. Quando finiì il gioco ero così contento che telefonai ai miei per dirgli la felice notizia. 
La loro risposta "Ah. Bravo." 
Il mio sorriso non venne strappato da quella tiepida risposta. Attaccai il telefono e guardai fuori.
Era una giornata nuvolosa, autunnale. Il tempo presagiva alla pioggia. Un tempo odiato dai bambini.
Ma io?

Io ero un bimbo felice.

E questo è tutto per stasera! Volete qualche cosa da guardare per farvi quattro risate? Ma certo che vi do qualcosa per farvi fare quattro risate. O quattro facepalm. Sta a voi! Stavolta bottino povero, ma vedremo la prossima volta!
Buonanotte!



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