domenica 16 dicembre 2012

Io ed i Videogiochi: Digimon World

Siamo di nuovo a Domenica, dove ho fatto il mio episodio dell'U.G.O. su Alone in the dark 3. Sono proprio i videogiochi che hanno accompagnato molto della mia vita, davanti ad uno schermo: anche la mia vecchia Play ha visto tanti titoli girare al suo interno. Fra questi, Digimon World.
Stupidatamente parlando, Digimon World m'è caduto fra le mani durante il periodo in cui stavo giocando parecchio a Pokémon Blu nel mio caro emulatore per PC e prima ancora d'ottenere un GBC (che poi stoltamente ho venduto) guardai la cover del cd che il mio pirata di fiducia m'affidò in mano.

"Digimon...PokéMON...siamo lì no?"

Mi sbagliavo.
Questo gioco era l'inizio d'una serie di serate ed ore perse davanti lo schermo per una singola ragione: mentre Pokémon andava su uno stile di gioco quasi lineare (perché era possibile comunque gironzolare in cerca di mostriciattoli nuovi, occhio che sto parlando di Pokémon Blu comunque) questo si basava su una combinazione d'un immenso mondo da guardare, quadro dopo quadro, tutto ficcato su una CD per PS1. Il gioco aveva elementi da Tamagotchi tipici di come sono nati i Digimon, metodi diversi dell'allenare il proprio parassita digitale e, insomma, un fascino digitale tutto suo.
Date la colpa a lui se è nato Digiphobia, comunque. Infatti ero più relazionato a questo videogioco che dalla serie a cartoni animati, ed infatti nelle primissime stesure di Digiphobia chiamato Digiworld "Digimon World". 
Sconcertante, non è così? Ora potete andare nel passato a togliermi questo CD di mano.
Ad ogni modo questo gioco mi ha dato una buona mano ad imparare l'inglese, dato che a me toccò l'edizione Americana NTSC (L'Edizione PAL era buggata, che io ricordi). Innumerevoli animaletti sono morti nel sacrificio di farmi imparare cosa intendevano dire.
"Guarda, ti indico queste cose...ci capisci qualcosa? Sì? No? CHE INTENDI DIRE?"

Infatti un Digimon poteva morire. Esatto: MORIRE. In Pokémon possono svenire, ma in Digimon si MUORE. In totale comunque il vostro amichetto ha circa 3 vite, di cui una viene consumata ogni volta che viene sconfitto in battaglia, muore di fame o di malattia o insomma lo abusate troppo per i vostri fini. Quando però giunge la vecchiaia, il Digimon crepa e basta. Ma non temete, perché questo gioco è esente da qualsiasi Game Over e potete iniziare d'accapo ogni santa volta. Ma di tutto lo stress che poteva portare un gioco, questo non scherzava mica! Infatti, il vostro Digimon ha una bella serie di bisogni da soddisfare. Deve mangiare, dormire, diamine anche defecare. Sì, e se non lo portate al gabinetto (per fortuna c'è una quantità discreta in giro per il mondo, ma non bastano mai comunque) il caro animaletto la farà a terra. E come conseguenza vi fregherete qualcosa per digievolverlo in qualche forma superiore. 
Digimon World infatti basava le proprie digievoluzioni su statistiche e forme molto rigide. Il Digimon doveva avere statistiche precise, Felicità e Fedeltà (mi pare che si chiamava così, poi non ricordo) a livelli predisposti o altrimenti quel che si otteneva era uno schifo.

Quante volte ho visto un Sukamon? Troppe.

Ma è proprio questo il secondo fascino che ha Digimon World: quasi NIENTE vi è spiegato, anche se andando più avanti alcuni vi daranno dei suggerimenti, la maggior parte delle faccende ve le scoprite da voi o per sentito dire. E' il tipico gioco del "Hai sentito? Se fai così e colà, succede cosà". E' il gioco che m'ha fatto capire come pulire in giro.
Sì, perché di tutte le cose del quale Digimon World tiene conto sono le cag**e che il vostro digimon lascia in giro. Ogni. Singola. Fece. E comprese le dimensioni (Cucciolo = Piccina, Ultimate = Orrendamente gigantesca). Buffamente queste rimangono in giro, non importa quante volte ci tentate d'usare oggetti per pulire. Ma poi vi capita d'avere un Nunemon o un Sukamon e succede che il vostro digimon...beh...ecco...SE LA MANGIA.

Insomma, buon appetito.

Questo risanava i loro HP, facendovi risparmiare floppy di cura e quant'altro. L'obiettivo del gioco era semplice: riportare tutti i Digimon in una città da ricostruire e capire chi sta causando caos e così via in tutto il Digimondo. Per ogni Digimon portato in città s'otteneva una struttura o un bonus in particolare, come cibo giornaliero, negozi, svaghi o addirittura un Arena. Se c'è una cosa che piace in un gioco sono semplicemente ricompense di questo genere. Alcuni Digimon fanno solo un scopo estetico come mettere l'illuminazione o cose del genere...ma Digimon World alla fin fine m'ha regalato una grandissima esperienza che m'ha fruttato innumerevoli ore. Avevo diversi Digimon memorizzati, alcuni ultima forma e perfino una medaglia per aver fatto 10 anni e più di gioco (Sì parla di 10 anni di gioco...del gioco, non reali. E che, sto ancora qui a giocarci?) poi un brutto giorno succede che perdo il salvataggio. Per sempre.
Un gran brutto giorno davvero. E' esattamente da quel giorno che non ho più giocato a Digimon World. O per lo meno il primo della serie, poi mi sono spostato ai successivi. Ma quando accadde che trovo la memory card senza il mio salvataggio mi sento davvero male. Non ho mai capito che fine ha fatto.

Le lacrime non possono spiegare tutto il dolore. Sul serio, non possono.

Il bello è che la Memory era ancora in condizioni perfette. Originale Sony. E ha funzionato. Quel bastardo ha sempre continuato a funzionare...ma il salvataggio? Puff. Sparito. 
Sigh...
Se vogliate perdonarmi ora ho bisogno d'un bicchierino di quello buono. Nel frattempo vi lascio per questa domenica e ci vediamo Mercoledì! Non dimenticate di controllare il canale YT!

BUONANOTTE!

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