Perché il suo titolo ispyra bene.
Praticamente ho iniziato con il primo titolo, e già da lì la passione per questo titolo m'aveva preso alla grande. Si tratta d'un gioco dove prendete i panni (si fa per dire) di Spyro, un piccolo draghetto che deve salvare tutti i suoi compari draghi (10 volte più grandi di lui ma 20 volte più incapaci...no ok, qui magari sono un po' ingiusto). Il gioco in sè ha tutto lo stile della cara vecchia Insomniac, con atmosfere colorate, bei personaggi ed un giochino morbido e pulito. Mi piaceva, mi piaceva assai...ma non l'ho finito. Attualmente, avevo finito il secondo titolo della vecchia serie (con molta fatica) ed il terzo, seppure l'avevo toccato più volte, non l'ho mai finito. Avevo sia una versione truccata (con 9999+ gemme dall'inizio) che una classica. Che però aveva la protezione anti pirateria che veniva sgamata da subito.
"Piratone! DEVI MORIRE! MORIREEEE"
Giocare ad una versione pirata (rilevata dal gioco) era impossibile da terminare. Ma andando oltre questo, la serie di Spyro era una grande serie per me. In particolare il primo ed il secondo titolo. E qui capitiamo allo stesso discorso della serie di Crash: tempo dopo questa serie è stata rilevata e messa a rinascere sulla nuova PS2, portato anche su Nintendo DS...e insomma, nemmeno lì il feeling non me lo sentivo più di tanto. Purtroppo sono fatto così: sono legato spesso al passato e non cambio facilmente idea. Ma chissà, almeno con Spyro ho qualche intenzione in più di tornare a giocare ai titoli più odierni e magari di completare la vecchia serie a dovere.
Per questa domenica è tutto! Buonanotte!
Nessun commento:
Posta un commento