E in un Blog si parla anche dei fatti propri, quindi permettetemi di avviare questa sezione.
Perciò ecco a voi Quel che ho avuto, l'ennesima categoria (che non verrà mai registrata e nemmeno taggata perché sono un disastro) che parla di cose che ho avuto in mano. No, non quella cosa. Quella l'hanno avuta tutti i ragazzi del mondo.
Forse anche qualche ragazza ma tutto ciò può risultare esageratamente strano...
Comunque.
Tutti quanti abbiamo fatto le superiori (o almeno credo). Anni fa sorge un piccolo problema: può essere necessario che ai miei genitori sorga qualche emergenza o ritardo ed io devo così chiamarli o farmi chiamare da loro. Si parla del 2000 e rotti gente: l'inizio d'un nuovo millennio (che è venuto un anno dopo) ed allora la parola "Smartphone" era quasi alieno. A meno che non avevi qualche milione di lire da cagare in qualche lontano negozio di lusso.
Così i miei fanno un acquisto indovinato: mi prendono un cellulare. Alla bellezza dei miei 13 anni prendo in mano un cellulare TUTTO MIO, non quello di "papà che è tanto figo" no. Mio. Mio. Mio!
Ed era il Nokia 3310.
Inserire qui chorus d'angeli!
Esattamente: il telefonino indistruttibile. Pensate che io lo mettevo un po' ovunque: nello zaino, nel giubbino...ovunque. E non s'è mai lamentato. Quel cellulare è un pezzo di storia, con più pezzi venduti lui che l'Apple con il suo iPhone...ma questo lo sapete già se avete rivisitato la storia di questo mitico 3310.
Io lo usavo tantissimo, ma non solo per chiamare (per il quale lo usavo pochissimo) ma per i giochi già inclusi. Il mio preferito era certamente quello con la navicella. E lo so, molti amavano Snake...ma io amavo quello. Accontentatevi, mi comportavo così.
Ma poi, vogliamo mettere la possibilità di comporre musiche? La rete brulicava (e scommetto che brulica anche ora) di musiche componibili nel Nokia 3310 ed affini. Avevo la sigla di DragonBall presa dalla rete ed una specie di mischio della musica del gioco Hot Wheels per Game Boy...composta da me.
Caspita se ne andavo fiero.
Poi l'ho cambiato perché ne andavo così fiero che non volevo più un cellulare da fighetti, ma il cellulare proffessionalle. Qualcosa di definitivo. Ma il punto è che, giovane ed ingenuo ero, la definizione di "perfetto" non c'era in un solo cellulare, ed era quello.
Al giorno d'oggi niente lo è. Insomma, ogni smartphone ha le sue beghe. Ma è dovuto al fatto che le funzioni ormai sono così tante che qualche baco esce sempre.
In breve: Bellissimo, economico, perfetto per il teenager medio.
Al giorno d'oggi un teenager vuole un cellulare da 500 euro, ma sono i tempi che cambiano: in bene o in male.
Parlando del prossimo cellulare...
Magari stesso oggi o un'altra volta.
A poi!
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