martedì 7 aprile 2015

Io ed i Videogiochi: Ghost Trick: Phantom Detective

Un mese è passata, ma non la mia voglia di bazzicare di tanto in tanto in questo Blog. Vorrei dire che, certamente, tengo molta più cura (Madonna, si fa per dire!) del mio canale di Youtube, ma ciò non significa che ogni tanto non mi viene voglia di scrivere qui. Una vena che, se vogliamo, è stata pugnalata già molto tempo fa e non si chiuderà facilmente. Ma sono qui e sto per parlarvi d'un altro videogioco!
Come già detto tempo fa, il gaming da console fissa e PC non mi riusciva più per date necessità d'orari e lavorative. Così sono sortito a fare qualche partita con il mio vecchio Nintendo DS prima d'andare a dormire. E quanti titoli ho mancato? Pochi, ma in particolare, ho mancato Ghost Trick.

In immagine, il così definito fantasma.

Scherzi a parte, quando ho avviato il gioco non m'aspettavo granché...e non sapevo che il gioco era frutto della stessa mente che ha dato il via alla saga di Phoenix Wright, una serie che ho amato per la sua originalità e per le sue tante storie. E se avete amato quello, amerete anche Ghost Trick. Il gioco inizia con voi che siete morti. Ed il gioco è finito. Questa è la poesia di Ghost Trick: iniziare una vita solo per scoprire che è già finita, con un Game Over lento e sensibile, con nessuna stizza nel dirvi che nel vivere non ci sono vinti né vincitori. 

Un videogioco...artistico allora?

Ma in realtà vi sto prendendo altamente per i fondelli. Iniziate il gioco e siete già morti, e questa è la pura verità: ma presto scoprite che come spiriti avete dei poteri particolari, come muovere oggetti o tornare quattro minuti prima della morte d'una persona per cambiare il suo destino. Una pecca? Non ricordate chi siete, cosa stavate facendo o la vostra più pura identità. Non ricordate nulla! E da qui la scalata per recuperare la memoria e risolvere una grossa catena d'eventi prima dell'alba. Il gioco è...giocabile, per così dire. Non è troppo facile né troppo difficile, ci sono parti ostiche e parti divertenti. In più parte della meccanica subisce dei cambiamenti lungo il gioco, per non sembrare troppo monotono. La storia è ben caratterizzata, con i suoi lati profondi e i suoi personaggi con le loro personali ossessioni ed aspirazioni. A volte forse un po' troppo ossessionati, ma è d'un gioco proveniente da quelli che hanno creato Phoenix Wright, una serie che ha potuto ben far notare quanto la follia può raggiungere il punto di manifestare veri e propri poteri da Super Sayan!

Nei suoi occhi un dolore di cui la profondità non potremo mai sapere
(Hint: Ha anche bisogno d'un parrucchiere)

Quindi oh, in definitiva? Se vi piacciono i giochi con elementi puzzlosi, con una buona storia e un po' di colpi di scena nonsensicali, date un'occhiata a Ghost Trick: Detective Fantasma. E questo lo metto alla fine così da non apparire il solito snob per citare in cima il titolo in inglese ed evitare di citare quello italiano. 
Weeellpp!

Per il momento torno di là con il mio nuovo Asus ROG G951 per registrare qualcosa che giri finalmente a dei buoni 30-60 fotogrammi al secondo. Adios!